Il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale in collaborazione con Regioni, Province autonome, rappresentanti degli enti di servizio civile e dei volontari è impegnato per la verifica della riattivazione dei progetti consentendo grande flessibilità agli enti e la garanzia ai volontari di operare in sicurezza. Sarà possibile rimodulare gli obiettivi e le attività dei progetti prevedendo la collaborazione con enti ed istituzioni, anche non accreditati al servizio civile, con l’intendo di impegnare i volontari in iniziative particolarmente utili o prevedere l’impiego dei volontari da remoto o in sedi diverse da quella indicata in fase di progetto, in modo da poter difendere attivamente la Patria stando vicino alle comunità.
Le prospettive possono che possono prospettarsi dopo il 3 aprile sono le seguenti:
• riprendere il progetto, se possibile, secondo almeno parte delle attività previste e tenendo conto delle restrizioni alla circolazione e soprattutto delle condizioni di sicurezza da garantire ai volontari;
• ripartire rimodulando le attività in modalità esclusivamente remota;
• rimodulare il progetto implementando attività diverse da quelle previste nella proposta approvata ma utili all'emergenza, secondo quanto previsto da una lista di azioni proposte dal Dipartimento e Regioni/PA (es. consegna della spesa alle persone in difficoltà, compagnia telefonica…);
• congelare il progetto per un tempo non definibile e in relazione alle restrizioni presenti.
Gli enti hanno tempo fino al 15 aprile per rimodulare i progetti e fino ad allora continuerà ad essere garantito il permesso straordinario ai volontari che non potranno ancora prestare servizio attivo a causa della sospensione. In casi eccezionali, sarà possibile per gli enti anche prevedere una interruzione temporanea dei progetti per poi riprenderli quando ci saranno le adeguate condizioni, prorogandone la scadenza per recuperare il periodo di stop.
Attendiamo dal Dipartimento un’apposita circolare per fornire tutte le indicazioni utili.
Le prospettive possono che possono prospettarsi dopo il 3 aprile sono le seguenti:
• riprendere il progetto, se possibile, secondo almeno parte delle attività previste e tenendo conto delle restrizioni alla circolazione e soprattutto delle condizioni di sicurezza da garantire ai volontari;
• ripartire rimodulando le attività in modalità esclusivamente remota;
• rimodulare il progetto implementando attività diverse da quelle previste nella proposta approvata ma utili all'emergenza, secondo quanto previsto da una lista di azioni proposte dal Dipartimento e Regioni/PA (es. consegna della spesa alle persone in difficoltà, compagnia telefonica…);
• congelare il progetto per un tempo non definibile e in relazione alle restrizioni presenti.
Gli enti hanno tempo fino al 15 aprile per rimodulare i progetti e fino ad allora continuerà ad essere garantito il permesso straordinario ai volontari che non potranno ancora prestare servizio attivo a causa della sospensione. In casi eccezionali, sarà possibile per gli enti anche prevedere una interruzione temporanea dei progetti per poi riprenderli quando ci saranno le adeguate condizioni, prorogandone la scadenza per recuperare il periodo di stop.
Attendiamo dal Dipartimento un’apposita circolare per fornire tutte le indicazioni utili.